Chris è un agente dell’FBI che lavora sotto copertura con un passato da ballerino spogliarellista.
Potrei chiudere qua la presentazione di Chris Nolton, invece c’è molto di più.
Chris è uno di quegli uomini dall’indole protettiva, dal “sei mia” sussurrato in un orecchio fra le lenzuola; è un tipo affascinante, a tratti irriverente, pronto a sfoderare la battuta sagace al momento giusto.
È il connubio irresistibile di carisma, dominanza, protezione e tenerezza.
È granitico quando si infiltra in gang di strada pericolose o negozia con sequestratori folli, ma se si trova davanti una bambina in lacrime che deve fare i conti con la perdita della mamma, allora il cuore gli va in pezzi ed è pronto a tutto per far tornare il sorriso alla piccola.
Il destino ha uno strano modo di incrociare le strade di un uomo come Chris e quella di Denis Reynolds, una donna che sa cavarsela benissimo in ogni situazione, che sa montare e smontare un’arma a occhi chiusi, e che dopo averne viste tante sul fronte di guerra, ora gestisce un rifugio per cani randagi e si occupa dell’addestramento di cani da terapia e unita K-9.
All’apparenza una dura, una di quelle che rifugge i sentimentalismi, che si mostra forte, ma che sotto la superficie nasconde una fragilità nata dalla sofferenza e dai fantasmi del passato.
Chris è tutto ciò da cui Denise ha imparato a stare lontana.
Sembrerebbero davvero male assortiti, eppure, l’amore trova sempre la strada.