Nikolai di Roxie Rivera
In uscita il 9 maggio
Traduzione: Eleonora Morrea
Editing: Angela White
Nikolai vide con orrore tre uomini che cercavano di afferrare Vivian. Lei nel frattempo era riuscita in qualche modo a prendere dalla sua borsa lo spray al pepe e a giudicare dalle urla di dolore e dai colpi di tosse, doveva averne almeno due di flaconcini.
Nikolai si rifiutava di cedere così facilmente, così si contorse e tirò un calcio finché non riuscì a liberarsi dalla presa di quelli che lo avevano tirato via dall’abitacolo. Con un rapido movimento, tirò fuori il coltello che teneva nello stivaletto e lo brandì con fare minaccioso.
In prigione era stato coinvolto in diverse risse armato solo di un coltello raffazzonato al volo, per cui sapeva come sarebbe finita questa volta contro cinque uomini. Se fosse riuscito a sopravvivere sarebbe stata davvero una fortuna, ma doveva fare tutto il necessario per guadagnare abbastanza tempo da permettere a Kostya e Sergei di raggiungere Vivian e metterla in salvo.
Due degli uomini gli vennero incontro. Facendo affidamento solo sull’istinto e sull’adrenalina, Nikolai li pugnalò per poi schivarli. Ne prese una uno per mano, passando la lama sul palmo e strappandogli un grido di dolore. Liberando la lama, rivolse la sua attenzione all’altro individuo. Quello ferito cadde a terra, ma un altro prese rapidamente il suo posto brandendo uno spezzone di tubo.
Preparandosi all’impatto doloroso, Nikolai non arretrò. In sottofondo, sentiva Vivian urlare mentre cercava di respingere gli individui che volevano portarla via dalla macchina. Il pesante tubo si abbatté tra il suo braccio e la spalla proprio mentre assisteva alla scena di Vivian che veniva trascinata fuori attraverso il vano del parabrezza. Il grido di panico della donna lo distrasse, fornendo ai suoi aggressori l’apertura di cui avevano bisogno.
L’uomo che brandiva il tubo lo colpì alla testa. Il dolore accecante lo mise in ginocchio. Uno stivale lo colpì alla mascella e poi allo stomaco. Aggrappandosi al marciapiede, cercò di muovere il suo corpo malconcio, ma i calci e il tubo che continuavano ad abbattersi su di lui glielo impedirono.
Mentre il sangue gli colava davanti agli occhi annebbiandogli la vista, osservò impotente mentre due uomini trascinavano Vivian verso un altro SUV pronto a partire. Nonostante i calci e i morsi, lei non riusciva a liberarsi. I loro sguardi si incontrarono attraverso l’impossibile distanza che li separava. Rotolando su un fianco, sollevò la mano in un ultimo, disperato, quanto inutile tentativo di raggiungerla.
― NIKOLAI!
Le sue urla di terrore si attutirono non appena i rapinatori riuscirono a metterla dentro il SUV. Il veicolo si allontanò di corsa, portando via la donna che amava più di ogni altra cosa al mondo.
CONTINUA
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