
Più forte della vendetta Christine Besze
In uscita il 23 luglio
Traduzione: Eleonora Morrea
Editing e correzione: Jessica Venturi
— Ho ragione, vero? Non sei altro che un vigliacco. Voglio dire, mi hai rapito e non hai nemmeno chiesto un riscatto. — Ho mantenuto la calma durante la telefonata, ma ora è diverso.
— Stai zitta, principessa, o te ne farò pentire. — Man mano che mi avvicino, il suo respiro si fa più affannoso. Dovrei prenderlo come un avvertimento, ma sono andata troppo oltre per preoccuparmene. Per quanto mi riguarda, può andare a quel paese.
— Al diavolo! Non sono una ragazzina a cui puoi dire cosa fare e non fare. — Gli pianto un dito in quel suo petto muscoloso e lui si irrigidisce.
— Ultimo avvertimento, Charlee. — Mi sussurra in tono roco, e anche da quel segnale avrei dovuto capire che era il momento di fare basta.
Percepisco la vena che mi pulsa sul collo mentre il mio temperamento ha la meglio su di me. — Non hai le palle per affrontare mio padre da uomo, quindi te la prendi con qualcuno più debole di te. Sei peggio di un codardo. Sei un…
— Ti avevo avvertito, principessa. — Una delle mani scatta all’improvviso e mi afferra per la nuca mentre l’altra mi cinge alla vita, ed è con le sue labbra che mi impedisce di parlare.
Sussulto e ansimo per la sorpresa, e lui ne approfitta appieno. Mi penetra la bocca con la lingua, facendosi strada, divorandomi mentre mi investe il suo aroma inconfondibile. Mi aggrappo al tessuto della sua maglietta per non cadere, mentre la sua bocca continua a privarmi delle parole, generando un silenzio sbalordito. Le sue labbra mi dominano con sistematica esigenza. Mi possiedono. Sono calde e morbide, un enorme contrasto con l’uomo duro e freddo che ho di fronte a me.
Mi passa le dita tra i capelli, stringendo poi una ciocca in pugno per attirarmi ulteriormente a sé e approfondire il bacio. Io seguo i suoi movimenti mentre le nostre lingue duellano fra loro. Ogni affondo mi spinge a seguire il suo esempio, cercando di più.
La barba ispida mi graffia la pelle sensibile delle guance mentre lui continua a baciarmi. La sua lingua gareggia con la mia e mi sciolgo contro il corpo di quest’uomo. Un calore bruciante mi si annida nel ventre, mentre le dita dei piedi si arricciano sul freddo pavimento.
Non mi piace affatto quando si allontana e il calore del suo corpo mi abbandona, mi sembra di sentire quasi un vuoto. Le mie labbra tremano e mi ritrovo a vacillare sulle gambe dopo quel contatto. Le sue dita indugiano sulla mia nuca, lasciando dietro di sé una scia di fuoco. — Sto per ottenere qualcosa di molto meglio del denaro, Charlee.
La mano rinsalda la presa mentre mi sussurra contro le labbra: — Ora che sei nelle mie mani, userò te per spezzare tuo padre.
CONTINUA
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