- Publisher: Follie Letterarie Casa Editrice
- Edition: ebook
- Available in: Ebook Kindle
Romanzo AUTOCONCLUSIVO
Di giorno affrontano le missioni più pericolose, ma la sera si trasformano nei signori indiscussi del piacere.
La Trident Security li tiene impegnati di giorno, tra operazioni governative top secret e di salvataggio, ma la sera, quando varcano le porte del Covenant Club, la loro priorità diventa solo una: il piacere di una donna.
Disponibile anche in Kindle Unlimited
Brody Evans è il “geek” del gruppo, il nerd informatico; non esiste tecnologia di ultima generazione che gli sia sconosciuta e la sua sala operativa all’interno della Trident Security è il suo regno.
Scanzonato, cavalleresco, ammaliante. Bisogna essere una donna di pietra per non cedere al suo fascino virile. Ma non fatevi ingannare, perché se vi trovate in pericolo, Brody è uno di quegli uomini che vorreste al vostro fianco, e se leggete “Un angelo per Ian” capirete perché.
Anche lui di sera, varcato l’ingresso del Covenant diventa Master Brody, e potrai trovarlo che sfodera tutto il suo charme irresistibile mentre negozia una scena con una sottomessa, oppure impegnato in un ménage. La sua priorità è quella di tutti i Magnifici sei: il piacere di una donna.
Nessuno può avere dei segreti ai suoi occhi, perché in rete è capace di scoprire di tutto, ma quando conosce Francine Maguire, titolare della pasticceria incaricata della torta nuziale di Ian e Angie, preferisce che sia lei a raccontargli di sé; la donna si è ripresa da poco da un incidente stradale che le è costato la vita di suo marito e del bimbo che portava in grembo.
Francine desta con forza il suo Dom interiore e l’innato senso di protezione che lo accompagna.
A un certo punto, locale della donna diventa oggetto di atti vandalici ed è impossibile che Brody rimanga da parte stando a guardare.
Ti presento i protagonisti della serie
Leggi l’intervista a un Master vero!
Leggi l’intervista a un Maestro di Shibari vero!
Leggi la mia recensione senza spoiler
Qualche estratto…
Brody si rotolò sul letto per avvicinarsi a Fancy ma non la trovò. Aprì gli occhi e controllò l’ora; l’orologio sul comodino segnava le tre del mattino.
Che cazzo succede? Dove è finita?
Poi colse lo scroscio della doccia che proveniva dal bagno.
Accigliato, allontanò le coperte e scese dal letto, nudo. Quando aprì la porta, trovò il bagno avvolto nel buio, così accese la luce e gli si strinse il cuore alla vista che gli si parò davanti agli occhi. Fancy era seduta a terra sul pavimento della doccia, che si teneva le ginocchia raccolte al petto, le spalle scosse dai singhiozzi.
‘Fanculo!
Sotto l’acqua che scorreva inesorabile dal soffione, la donna piangeva battendo i denti, lo sguardo fisso davanti al muro. Brody le si avvicinò per poi rendersi conto che l’acqua era ghiacciata.
Da quanto tempo era lì? Regolò le manopole, consapevole di non aver badato a spese quando aveva commissionato il restauro del bagno a Parker. Di acqua calda ce n’era sempre in abbondanza e quando uscivi dalla doccia le lampade a infrarossi montate sul soffitto provvedevano a elargire un piacevole tepore.
Una volta che l’acqua si era riscaldata, Brody le si sedette accanto sul pavimento. Senza dire una parola si portò con delicatezza la donna in grembo e cominciò ad accarezzarle i capelli, l’acqua finalmente calda che lambiva entrambi. Fancy gli annidò il viso sul collo. — M-Mi d-dispiace. S-scusa, — balbettò lei.
— Va tutto bene, tesoro. Ci sono io qui con te. Sfogati pure.
I singhiozzi della donna gli spezzarono quasi il cuore. Brody non aveva idea di cosa avesse potuto causare quel crollo, ma mai e poi mai nel momento in cui lei aveva più bisogno di lui, Brody le avrebbe voltato le spalle. Le baciò la fronte, mormorandole parole di conforto e rassicurazione. I brividi della ragazza cominciarono ad attenuarsi, grazie al calore dell’acqua, e anche il pianto parve quietarsi. Brody sorrise quando lei si mosse per baciargli il collo.
— Se ti senti meglio e sei più calda, possiamo asciugarci e tornare sotto le coperte, poi parleremo. Va bene?E se lei non avesse retto il confronto e lui l’avesse trovata incapace di soddisfarlo? Be’, non lo avrebbe mai scoperto se non ci avesse provato.Brody la condusse lungo il corridoio tenendola per mano fino alla camera da letto principale, la musica in sottofondo a un volume più tenue. Fu percorsa da un brivido quando fissò il letto matrimoniale king size.— Ehi. — La voce di Brody attirò la sua attenzione, e lei si voltò a guardarlo. Negli occhi dell’uomo vi lesse desiderio e comprensione. — Tesoro, è la prima volta dopo tuo marito? — le chiese lui accarezzandole una guancia.Fancy chinò lo sguardo e annuì. Cadde nello sconforto quando lo udì sospirare, ma poi lui la stupì andando a sdraiarsi sul letto. Brody intrecciò le mani dietro la testa e la guardò con gli occhi socchiusi. — Vieni qui. Non mordo, almeno non finché non sarai tu a chiedermelo. Ti lascerò esplorare il mio corpo per un po’ in tutta libertà, io non alzerò un dito. Quando ti sentirai pronta per passare oltre, basta che mi baci sulla bocca.
— Non credo di meritarti, Brody.Rimase a bocca aperta quando si rese conto di averlo detto ad alta voce. L’espressione dell’uomo si annuvolò come un cielo tempestoso all’orizzonte. La rabbia gli divampò negli occhi. Santo cielo, non l’aveva mai visto così. Anche se in cuor suo sapeva che non le avrebbe fatto del male, Fancy provò un brivido di paura.Brody la rimise con i piedi e senza una parola, la prese per mano e la condusse in camera da letto in un silenzio insopportabile e opprimente. Fancy si era già pentita di essersi lasciata scappare quelle cose. — Brody, mi dispiace, non volevo. Puoi fare finta che non l’abbia detto e basta?Lui le lasciò andare la mano e le tirò giù la gonnellina del costume fino alle caviglie. Fancy sussultò quando l’aria condizionata le colpì l’inguine e il sedere. Brody la lasciò lì impalata, completamente nuda e vulnerabile, poi si sedette sul letto con le braccia incrociate sul petto. — Regola numero uno, Fancy. Non voglio mai sentirti denigrare te stessa, né sentirti dire che non sei abbastanza per me. Sei bellissima, dentro e fuori. L’ho pensato dal primo momento in cui ti ho conosciuta, e nulla mi farà cambiare idea. E no, non posso fare finta di non averlo sentito. Regola numero due: ogni volta che te ne esci con qualcosa che disattende la regola numero uno verrai punita, nel senso che riceverai una sculacciata, e non una di quelle che ti regala piacere come l’altra notte. Regola numero tre…